10.12.07

Testo Fango


Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambinolo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cosela tele dice che le strade son pericolo
sema l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo

io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo

e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a tema ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
Jovanotti

6 commenti:

Anonimo ha detto...

"il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo"
che dire... tu hai evidenziato (in azzurro) l'aspetto più intimistico, io preferisco la prima strofa... La parte più sociale... quella che mi manca un po'.

Anonimo ha detto...

"una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede"

è vero... la vita spesso è questa.

comportarsi in un modo solo per essere uguali agli altri.

Anonimo ha detto...

che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente

qnd si è feriti da una persona nn si riesce a provare piu nulla..vorrei almeno riuscire a soffrire..

Anonimo ha detto...

un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi


e ora mai quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi sono pochi!chissà come andrà a finere questo mondo...vecchio

Anonimo ha detto...

un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te ma ti guardi intorno e invece non c'è niente


...quanta verità...in questa canzone jovanotti si è superato...


--->Fragola Dark<---

Anonimo ha detto...

"le lacrime di una mamma, le idee di uno studente"... in effetti questo è il passaggio più retorico di un testo che per il resto appare affatto scontato: oggi come oggi le lacrime di una mamma sono spesso versate in vano... e le idee degli studenti, ahimé, emerite idiozie.