31.1.07

La vita è un dono

Nessuno viene al mondo per sua scelta,
non è questione di buona volontà
Non per meriti si nasce e non per colpa,
non è un peccato che poi si sconterà
Combatte ognuno come ne è capace
Chi cerca nel suo cuore non si sbaglia
Hai voglia a dire che si vuole pace, noi stessi siamo il campo di battaglia
La vita è un dono legato a un respiro
Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo
Ogni emozione che ancora ci sorprende, l'amore sempre diverso che la ragione non comprende
Il bene che colpisce come il male, persino quello che fa più soffrire
E' un dono che si deve accettare, condividere poi restituire
Tutto ciò che vale veramente che toglie il sonno e dà felicità
Si impara presto che non costa niente, non si può vendere né mai si comprerà
E se faremo un giorno l'inventario sapremo che per noi non c'è mai fine
Siamo l' immenso ma pure il suo contrario, il vizio assurdo e l'ideale più sublime
La vita è un dono legato a un respiro
Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo
Ogni emozione, ogni cosa è grazia, l'amore sempre diverso che in tutto l'universo spazia e dopo un viaggio che sembra senza senso arriva fino a noi
L' amore che anche questa sera, dopo una vita intera, è con me, credimi, è con me

Renato Zero
l'odore dell'amore


c'è chi sente solo quello
c'è chi solo quello può dare
c'è chi lo confonde con l'amore stesso

grazie lo stesso.

30.1.07

é più semplice di come sembra...

29.1.07

Le cose che contano

Guai a non pentirsi mai
a dire che io no
io no, io no, io no, io no, io no
non si puo' mai
sapere cosa c'e'dall'altra parte
della notte che devi dormire ormai
puo' darsi chedebba pentirti perfino te
che avevi scelto la strada che
sembrava a tutti sicura
pensa se
tutte le cose che contano
cosi' di colpo poi cambiano
e tu ti trovi deluso
dai,non dirmi che non hai
non hai rimpianti mai
tu no, tu no, tu no, tu no, tu no,non si puo' mai
sapere cosa c'e'dall'altra parte
della notte che devi dormire ormai
puo' darsi che
debba pentirti perfino te
che avevi scelto uno come me
un bel partito sicuro
sai cos'e'tutte le cose che contano
devi difenderle sempre un po'
e non finiscono male
sai, dai retta a me
non c'e' notte che
non c'e' donna che
che basti, che basti
si puo' fare lo sai
sacrifici ma poi
viene fuori da te
non riesci, non riesc
ied eccoci qui
sempre colpa di chi...
c'hai ragione tu
quante volte, quante volte
hai ragione piu' tu
ma non conta gia' piu'
non lo vedi, non vedi
non vedi, non vedi, non vedi
Guai a non pentirsi mai
a dire che io no
io no, io no, io no, io no, io no
non si puo' mai
sapere cosa c'e'dall'altra parte
della notte che devi dormire ormai
puo' darsi che
debba pentirti perfino te
che avevi scelto uno come me
un bel partito sicuropensa se
tutte le cose che contano
cosi' di colpo poi cambiano
e tu ti trovi deluso
puo' darsi che
debba pentirti perfino te
che avevi scelto la strada che
sembrava a tutti sicura
sai cos'e'tutte le cose che contano
devi difenderle sempre un po'senno' finiscono male
tutte le cose che contano
devi difenderle sempre un po'senno' finiscono male...

Stadio

25.1.07

eppure sentire un senso di te

22.1.07

oggi è un giorno di sole ma mi fanno male un sacco di cose

19.1.07

Ho guardato questa mancanza in faccia…
C’è….è reale.
Non è diffusa su tutto il corpo, ma in alcuni punti duole davvero!
Pensavo fosse profonda ma ne ho visto la fine, non è come immaginavo
…è più piccola di quello che pensavo e forse essendo piccola, ha bisogno di cure, di essere coccolata.
È una mancanza che c’è sia con la presenza sia con l’assenza tua.
Quindi è una mancanza che avrei comunque!
È un cane affamato a cui ogni tanto do un osso, ma che non gli basta!
Fa parte di un vuoto che ha lasciato qualcun altro?
Fa parte di un vuoto che il sistema attorno a me mi fa notare che c’è?
Fa parte di un vuoto che avrò sempre?
È un vuoto che è cresciuto con me, me lo porto dentro da tempo e di tanto in tanto è stato riempito e mi piace riempirlo, mi da calore e sicurezza.
Non devo, però, riempirlo con del sapone che scivola via, anche se fa le bolle e mi piace.

Sa di piedi freddi nel letto e di tenerezza, sa di cose semplici.
Sa di un piatto di pasta all’amatriciana e di un divano
Sa di pelle liscia sotto la pelle
Sa di carezze sulla fronte prima di dormire
Sa di amore
Sa di “mamma mia”
Sa di un cercarsi senza mai trovarsi
Sa di abbracci
Sa di calore dentro la pelle
Sa di gioco
Sa di bambini in un cortile
Sa di tutto quello che non mi hai detto, di quanto non mi ha fatto piacere e di quanto non mi ha ferito
Sa di dolci e di mani
Sa di acqua della doccia sulla lingua
Sa di Vien en rose
Sa di 50 volte il primo e l’ultimo bacio
Sa di : non so cosa voglio
Sa di: mi manca proprio questo
Sa di qualcosa che voglio perché ne ho bisogno.
Perché è una cosa tua e mia nel profondo.
Perché è forse l’unica cosa che ci appartiene davvero.
Sa di sogni della notte , e di immagini del giorno.
A volte si colora di odio e malinconia e se la tocchi è soffice e tagliente.

E cosa c’è di soffice e tagliente?
Te!
Allora si è proprio la tua, l’abbiamo creata insieme, in questo siamo stati bravi!
All’ora l’abbraccio e la tengo con me lì….proprio vicino a te!

12.1.07

Allora…………………………… mettiamoci in gioco!
Lo facciamo?
e se lo facciamo cosa mettiamo in gioco?
Il nostro lato luce o il nostro lato ombra?
Il nostro bambino o il nostro adulto?
E se provassimo a farli giocare insieme nello stesso affascinante ruolo che è il nostro essere?
Giochiamo davvero o guardiamo quella parte di noi che facciamo vedere agli altri e vediamo come si comporta?
Se non giochiamo mai veramente, non vinciamo mai noi, non perdiamo mai noi ma soprattutto non PARTECIPIAMO MAI.

Se oggi è l’inizio del resto della nostra vita ……Buon Inizio!


Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla e chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Pablo Neruda