29.3.08

Cartello alla porta

Ho fatto il pieno e cammino di notte come uno scemo
E mi prendo gli schiaffi e le botte del freddo e del vino
E premo l'acceleratore quando incrocio le luci blu
Ho fatto il pieno, ho perso il treno, di quei treni che non passano più
C'è un cartello alla porta dice non disturbare
Sarà che non mi ami o che non mi vuoi amare
C'è un cartello alla porta dice forse domani
Ma domani, domani chissà
Ma domani, domani chissà
Ho fatto il pieno e mi viene da ridere come a un bambino
E confondo le stelle e il soffitto la notte ed i sogni e il cuscino
Ed è tardi per chiedersi adesso chi ha vinto e chi ha perso, chi ha giocato di più
Ho perso il treno, ho fatto il pieno, di quei pieni che non passano più
C'è un cartello alla porta dice non disturbare
Sarà che non mi ami o che non mi vuoi amare
C'è un cartello alla porta dice forse domani
Ma domani, domani chissà

Francesco De Gregori

19.3.08

Un Giorno Disumano

Ora che te ne vai
e mi lasci sempre meno sola
ora che non ci sei sarà un'altra musica
un'altra verità per chi vivrà
per chi verrà vedrà vedrai vivrà
E ora che te ne vai
ho smesso di fumare e non ho più rancore
per tutte quelle cose che avrei voluto dire

Da principio era la neve non è stata colpa mia
siamo andati in culo al mondo
ma ci sei finito dentro
e ci son venuta anch'io che mi son venduta a Dio
per non esserti lontano in un giorno disumano.

Ora che te ne vai
senza farti una ragione vera
è civile incomprensione
ok questa è la musica
e forse in qualche nota resterà
qualcosa che per ora se ne va

Ora che te ne vai
non fai più rumore
non fai nessun dolore
non c'è nessuna grazia

è un ago dritto al cuore

Da principio era la neve
non è stata colpa mia
siamo andati in culo al mondo
ma ci sei finito dentro
e ci son venuta anch'io che mi son venduta a Dio
per non esserti lontano in un giorno disumano.
e per noi ho deciso io che mi son sentita Dio
per amarti da lontano in un giorno disumano

E' ora che te ne vai
e ti lascio in quelle notti al buio ad aspettare
con le ginocchia in bocca in quel silenzio ingordo
finchè non avrai toccato il fondo
è un valzer sottovoce e tornerà la luce

Da principio era la neve
non è stata colpa mia
siamo andati in culo al mondo
ma ci sei finito dentro
e per noi ho deciso io che ho voluto questo addio
e ti amo da lontano in un giorno disumano
ORA CHE TE NE VAI!
e ti lascio in quelle notti al buio ad aspettare
con le ginocchia in bocca in quel silenzio ingordo finchè non avrai toccato il fondo
e ti mando sotto voce:
TI MANDO IN CULO AL MONDO!

Gianna Nannini