21.3.07

Primavera


Donne in rinascita
"Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.Quando si rimette in piedi, dopo la caduta, che uno dice... è finita. No.Finita mai, per una donna. Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina antiuomo che ti fa la morte e la malattia.Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina hai un esame peggio che a scuola...Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà, deciderai se sei all'altezza o ti devi condannare.Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai, e sei tu che lo fai durare.Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo, che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno si infiltri nella tua vita. Peggio, se ci rimani presa in mezzo tu, poi ci soffri come un cane.Sei stanca. C'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto, e così stai coltivando la solitudine dentro casa.Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre... "io sto bene così, sto bene così, sto meglio così"... e il cielo si abbassa di un altro palmo.Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasque, in quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima, ed è passato tanto tempo e ce ne hai buttata talmente tanta, di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio, perché non sai più chi sei diventata.Comunque sia andata, ora sei qui. E so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento. Dovunque fossi, ci stavi stretta.Nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine, ed è stata crisi.Ed hai pianto.Dio, quanto piangete. Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance.E poi hai scavato, hai parlato... quanto parlate, ragazze.Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore... "perché faccio così?"... "com'è che ripeto sempre lo stesso schema?"... "sono forse pazza?"... Se lo sono chiesto tutte. E allora... vai, giù con la ruspa nella tua storia, a due, quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli, un puzzle inestricabile.Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi? È da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, chericomincerai. Perché una donna ricomincia comunque. Ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova "te", perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa. Non puoi più essere quella di prima, prima della ruspa...Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente, innamorarsi di nuovo di sé stessi o farlo per la prima volta è come un diesel, parte piano. Bisogna insistere, ma quando va in corsa, è un'avventura ricostruire sé stesse,la più grande.Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende, o dal taglio dei capelli.Io vi ho sempre adorato donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo. Perché tutti devono vedere e capire... "attenti... il cantiere è aperto... stiamo lavorando per voi... ma soprattutto per noi stesse... ".

Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia, per chi la incontra, e per sé stessa.

È la primavera a novembre, quando meno te la aspetti."

Jack Folla e Paoletta

GRAZIE COMUNQUE

“Dimenticherò le cose brutte e forse dimenticherò anche quelle belle”

Forse avrai la necessita di farlo, forse solo non ti serviranno per affrontare la vita che vuoi, forse si dimenticano molte cose solo per fare posto ad altre.


E ti scorderai di me Quando piove i profili e le case ricordano te E sarà bellissimo Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te

Mi sembra assurdo ma so che lo farai e ho paura che tu lo faccia

Forse lo farai davvero, dimenticherai le cose belle, dimenticherai me, ti rimarrà di me un immagine sfocata e vaga in cui io non mi ci riconoscerei per niente.
Già oggi vedi di me altro, altro da quello che vedo io , altro da quello che penso di me, altro da quello che vorrei essere per me e per te.

“Sapevamo entrambi che sarebbe finita cosi sin dall’inizio” è vero. Ricordo ancora il tuo discorso sul divano quando ci trovavamo sul confine tra il partecipare e l’astenersi dal farlo in questa storia che ci ha tolto quello che saremmo stati se le cose non fossero andate cosi.
Quello che saremmo stati se non fossimo stati noi in questi anni , quello che saremmo stati se fossi stati assenti a noi stessi. Quindi quello che non saremmo stati mai.

Io non voglio dimenticare niente , se proprio devo dimenticare voglio dimenticare il brutto mio e degli altri…vorrei che nel lunghissimo istante prima di chiudere gli occhi per sempre, scorressero davanti ai miei occhi foto di giorni di sole, abbracci e solo i sorrisi delle persone che ho incontrato e tra questi voglio anche il tuo .

E ti scorderai di me Quando piove i profili e le case ricordano te E sarà bellissimo Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire


Non l’avrei mai detto prima perché ho sempre voluto pensare che io dirigo la mia vita ma solo il tempo potrà alleviare questo dolore…il tempo che ci permette di dimenticare , sono passati solo due mesi.. hai ragione, troppo poco per tutto…. due mesi.. lascerò scorrere questo tempo,starò lontana dai vasi che si trovano in pizzo sui balconi e vedremo…

Grazie comunque.

18.3.07

per il post n°69







oltretutto un film che mi è piaciuto tantissimo
perchè al di là delle scene che possono essere anche un po crude ma reali
c'è la descrizione di una sensibilità d'essere che mi ha proprio colpito...
quando il pozzo è senza fondo e non basta mai quello che gli altri ti possono dare perchè arriva fino alla pelle ma non la oltrepassa...
un bisogno infinito di infinito...
Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

~ Pablo Neruda ~

13.3.07

Com’è bello guardare il mondo da altre prospettive….
Con il viso appoggiato alla terra
e sentire vivo e vicino il freddo delle pietre,
l’umidità della terra,
l’odore inconfondibile del passaggio della pioggia…
Stare guancia a guancia con nostra sorella madre terra..
Amalgamare i sensi ai sensi della terra
Fondersi come affondando ,
senza bisogno di respirare solo di sentire quanto mi circonda
e uscire per poco da me stessa ed essere pietra, radice, terra, lombrico
e sentire l’umidità della terra entrarmi nella pelle,
e sentirmi toccare dentro…
proprio lì dove sono rotta, spezzata, sfibrata, strappata,
lì dove si trova il mio pozzo , dove non si vede il fondo, dove forse il fondo non c’è
e sentire anche solo per qualche secondo che non ho bisogno di riempirlo,
che sono appagata solo dal mio essere viva.
E sorridere finalmente a questa vita che non mi basta mai, che non mi basta…
E smettere di cercare, cercare, cercare senza mai trovare
E smettere di parlare
E smettere di riempire il vuoto
E starci dentro.
Solamente
Starci.

7.3.07

Affidamento

Mi affido
Come un bambino
Con fiducia
Alle tue mani.

Hai un progetto su di me, un sogno grande, lo so.
Mi hai da sempre pensato e amato.
Ti rattristi non vedendomi sbocciare in bellezza.
Sordo alla tua voce freno, sfuggo, evado.

Prendimi,
Guidami.

Dissoda,
Lavora,
Raffina.

Fabio Ciardi
Castelgandolfo, 29 Settembre 2006

6.3.07

Love of my life

Love of my life - you've hurt me
You've broken my heart and now you leave me
Love of my life can't you see
Bring it back, bring it back
Don't take it away from me,
because you don't know
What it means to me
Love of my life don't leave me
You've taken my love, (all of my love)
and now desert me
Love of my life can't you see
(Please bring it back) bring it back, bring it back (back)
Don't take it away from me (take it away from me)
Because you don't know (ooh ooh ooh know means to me)
What it means to me
Who will remember
When this is blown over
And everything's all by the way - (ooh yeah)
When I grow older I will be there at your side to remind you
How I still love you - (i still love you)
Ooh, back - hurry back
Please bring it back home to me
Because you don't know what it means to me
Love of my life
Love of my life Ooh, ooh

Amore della mia vita, mi hai ferito
mi hai spezzato il cuore e ora mi lasci,
amore della mia vita, non riesci a vedere,
riportamelo indietro, riportamelo indietro
non portarlo via da me perchè tu non sai cosa significa per me!
Amore della mia vita, non lasciarmi
ti sei presa il mio amore, e ora mi abbandoni,
amore della mia vita, non riesci a vedere riportamelo indietro,
riportamelo indietro
non portarlo via da me perchè tu non sai cosa significa per me!

Tu ti ricorderai quando tutto questo svanirà del tutto col tempo.
Quando invecchierò sarò li al tuo fianco per ricordarti quanto ti amo ancora - Ti amo ancora!
Torna, torna in fretta, per piacere riportalo a casa da me,
perchè non sai cosa significa per me!
Amore della mia vita
Amore della mia vita!

Queen

5.3.07

La paranza

Mi sono innamorato di una stronza
Ci vuole una pazienza
Io però ne son rimasto senza
Era molto meglio pure una credenza
Un fritto di paranza..paranza...paranza
La paranza è una danza
Che ebbe origine sull'isola di Ponza
Dove senza concorrenza
Seppe imporsi a tutta la cittadinanza
È una danza
Ma si pensa
Rappresenti l'abbandono di una stronza
Dal calvario alla Partenza
Fino al grido conclusivo di esultanza
Uomini uomini c'è ancora una speranza
Prima che un gesto vi rovini l'esistenza
Prima che un giudice vi chiami per l'udienza
Vi suggerisco un cambio di residenza
E poi ci vuole solo un poco di pazienza
Qualche mese e già nessuno nota più l'assenza
La panacea di tutti i mali è la distanza
E poi ci si consola
Con la paranza
La paranza è una danza
Che si balla nella latitanza
Con prudenza
E eleganza
E con un lento movimento de Panza
La paranza è una danzac
he si balla nella latitanza
Con prudenza
E eleganza
E con un lento movimento de Panza
Così da Genova puoi scendere a Cosenza
Come da Brindisi salire su in Brianza
Uno di Cogne andrà a Taormina in prima istanza
Uno di Trapani?
Forse Provenza
No no no non è possibile
Non è raccomandabile
Fare ritorno al luogo originario di partenza
Ci sono regole precise in latitanza
E per resistere c'è la Paranza
La paranza
E' una danza che si balla nella latitanza
Con prudenza,
E eleganza
E con un lento movimento de Panza
Dimmi che mi ami che mi ami
E quando ti allontani
Per prima cosa mi richiami
In ogni caso è molto meglio se rimani
Se rimandi a domani
Dimmi che ci tieni che ci tieni
E pure se non vieni
In ogni caso mi appartieni
E che ti manco più dell'aria che respiri
Più di prima
Più di ieri
Dov'è dov'è
Tutti si chiedono
Dov'è dov'è
Ma non mi trovano
Lo sai che c'è?
Che sto benissimo
Fintanto cheS
to a piede libero
E poi perché
Ritornare da lei
Quando per lei è sempre stato meglio senza di me
Non riusciranno a prendermiIo resto qui
La paranza es un balle
Que se balla con la latitanza
Con prudencia y elegancia
Y con un lento movimiento de panza
La paranza es un balle
Que se baila con la latitanza
Con prudencia y elegancla
Y con un lento movimiento de panza
E se io latito latito
Mica faccio un illecito
Se non sai dove abito
Se non entro nel merito
Se non vado a discapito
Dei miei stessi consimili
Siamo uomini liberi
Siamo uomini liberi
Stiamo comodi comodi
Sulle stuole di vimini
Sulle spiagge di Rimini
Sull'atollo di Bimini
Latitiamo da anni
Con i soliti inganni
Ma non latiti tanto quando capiti a pranzo
E se io latito latito...

Daniele Silvestri

2.3.07

Chi sei?

ogni definizione sarebbe limitante